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sabato 4 ottobre 2014

Ammodernamento della flotta

Quest'oggi, come avrete intuito dal titolo, vorrei discutere un po' dei nuovi progetti ipotizzati per sostituire le unità più obsolete della Marina Militare Italiana. E' infatti, di  questi mesi,  la notizia relativa ai famigerati F-35 ed io stesso gli ho dedicato due articoli.
Tuttavia bisognerebbe ricordare che la Marina, al momento, sembra  la Forza Armata più in pericolo di "estinzione" come sottolineato più volte dal CSMD Amm. Luigi Binelli Mantelli e dal CSMM Amm.Giuseppe De Giorgi.
Quelli che mi seguono dall'inizio sapranno che scrissi un articolo sui due principali progetti della Marina Militare in corso di realizzazione al momento, ovvero la Classe FREMM e i sommergibili Type 212 (serie2), progetti che oramai sono in completamento.
In questo articolo vorrei invece parlare di quei progetti che sono solo su carta e che aspettano i finanziamenti necessari per essere avviati:
  • Nuove LHD-LHA da 20000 t
  • Nuova unità USSP per salvataggio ed idroceanografica da 8000 t
  • Nuove AORL da rifornimento da 18000 t
  • Nuovi Pattugliatori d'altura Multiruolo (PAM) da 3500-4000 t
Iniziamo dalle unità più grandi. In sostituzione delle tre vecchie LPD classe San Giorgio, navi portaelicotteri d'assalto anfibio simili alle unità classe Mistral francesi, sono state progettate (come tutte le unità della nostra Marina Militare) da Fincantieri le nuove e imponenti LHD-LHA dal dislocamento a pieno carico di circa 20000 t. Previste tre unità, due in versione LHD ed una con ampie strutture aeronautiche LHA, capaci di trasportare una forza da sbarco di circa 800 uomini e 180 mezzi corazzati, di ospitare 20 elicotteri e dispone di un bacino allagabile per ospitare 4 LCM. Le nuovissime LHD-LHA saranno equipaggiate con 2 cannoni OtoBreda 76/62 SR e 3 mitragliere pesanti OtoBreda-Oerlikon da 25 mm (in considerazione  sistema missilistico).
Stiamo  parlando, dunque, di navi imponenti dall'elevata capacità di proiezione delle forze ed inoltre, grazie all'area ospedaliera di 1 km quadrato, può svolgere al meglio anche missioni umanitarie di rilievo.


Passiamo alle rifornitrici AORL dal dislocamento a pieno carico di 18000 t e basate sulla struttura delle LHD, quindi con grandi capacità di carico, non solo di carburanti, ma anche di viveri, munizionamento e personale e con un raggio d'azione molto superiore alle unità Stromboli, Vesuvio ed Etna. Per consentire un operatività agevole, anche al di fuori del mar Mediterraneo, di queste unità ne sono previste due.


La nuova unità USSP sarà in grado di svolgere differenti tipologie di missione quali: il soccorso sommergibili, appoggio incursori, salvataggio in mare aperto e studi idroceanografici. Parliamo di una unità polivalente da 8000 t.
Tuttavia quello che non mi convince è che ne sarà costruita solo una, il che è un po' poco. Visto che  deve sostituire diverse tipologie di navi, mi sarei aspettato almeno 2-3 unità del genere. Ovviamente tale scelta può ancora essere fatta dato che stiamo  parlando di progetti ipotizzati, per cui il numero di unità può essere sempre ripensato.


Infine i nuovi PAM da 3500-4000 t stealth, capaci di raggiungere i 35 nodi di velocità, armati di un cannone a prua OtoMelara 127/64 mm LW (munizionamento guidato LR Vulcano) e un cannone poppiero OtoMelara 76/62 mm SR (munizionamento guidato antimissile Davide), più due mitragliere Oerlikon da 25/80 mm e sarà predisposta per ospitare missili antinave, siluri e VLS per missili Aster 15/30. Inoltre saranno dotati di hangar per alloggiare due elicotteri medi, così da disporre di una elevata flessibilità per essere in grado di svolgere differenti tipi di missioni, sia militari che civili.
Il numero di unità previste oscilla tra le 12 e le 14.


Facendo due conti si ottiene che entro il 2025-2030 avremo una cinquantina di navi (se i progetti citati saranno realizzati nei tempi e nei numeri previsti), cioè venti in meno rispetto alle attuali disponibilità.
Francamente non sono molto felice di questo. Certo il tonnellaggio sarà pure rimasto uguale o addirittura cresciuto, ma non basta per un paese che ha necessità di proteggere rotte di approvvigionamento che si estendono dall'oceano Indiano all'Atlantico e che ha bisogno di far fronte a ondate di profughi che, periodicamente, cercano di raggiungere l'Europa dal Medio Oriente e dall'Africa.
Per affrontare in modo efficace questi due obiettivi penso sia necessario disporre di almeno 60 navi.
Agli inizi del 2014, al termine delle audizioni sui sistemi d'arma di prossima acquisizione, per i nuovi progetti della Marina Militare Italiana si è proceduto a stanziare, spalmandoli in 10 anni, 5 miliardi e 800 milioni di euro.
Perchè la nostra Marina sia messa in grado di operare al meglio delle sue potenzialità, occorre investire  su nuovi progetti studiati per limitare al minimo la manutenzione e l'utilizzo di carburanti fossili, e disporre così di una flotta più efficace, efficiente e più eco-sostenibile.
Tutto ciò lo si può fare solo con ingenti finanziamenti, che garantiranno lavoro per migliaia di maestranze in Fincantieri e  all'intero indotto. Questo potrebbe fungere da volano per una ripresa economica ed ottimizzare la spesa pubblica favorendo, magari, la creazione di nuovi posti di lavoro.
Voi cosa ne pensate ? Avete altre idee in mente ?

4 commenti:

  1. In realtà in 7 ANNI stiamo radoppiando la Marina Militare Italiana nelle unità di prima linea.
    Stiamo per entrare in una GUERRA PROGRAMMATA ???

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    1. Ciao, scusa il ritardo con cui ti rispondo, comunque non mi risulta che le unità da prima linea stiano raddoppiando, casomai stiamo aumentando le unità con capacità dual-use (militare e civile) così da aumentare la nostra flessibilità d'impiego, in questo senso magari si può dire che stiamo aumentando le unità di prima linea.
      Tuttavia non stiamo entrando in nessuna guerra programmata, è il mondo in cui viviamo che è in continuo subbuglio e non essendoci alcuna garanzia sul futuro è più che normale prepararsi al meglio per affrontare tutte le situazioni che ci si potrebbero presentare.

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  2. io per quanto riguarda i "pattugliatori"opterei per un progetto condiviso,ad esempio con i francesi unendo le varie esperienze,magari partendo come base dalle Gowind cercando di mantenere una certa modularità ed abbassando di qualche tonnellata la stazza,in questo modo si potrebbero ricavare delle corvette e non delle mini fregate,riuscendo ad aumentarne magari anche il numero,oppure investendo i soldi risparmiati per acquisire altri due u212 o addirittura 4 s1000,meno sofisticati,ma adatti a svolgere ruoli meno impegnativi nel mediterraneo,ma altrettanto validi,mi piacerebbe poi che una delle LHD fosse costruita in partenza con spiccate capacità aeree,in modo da poter fornire un'alternativa al Cavour quando non disponibile,magari aumentando il ponte di volo di una ventina di metri ed aggiungendo fin da subito uni sky jump,ma mi rendo conto che i vertici militari debbano fare i conti con l'ignoranza (di molti di loro) tecnica e l'ostruzionismo.

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  3. Scusa il ritardo Thor, comunque l'idea di un progetto condiviso sarebbe auspicabile, in ogni caso questi pattugliatori nascono proprio con l'intento di poter svolgere le funzioni delle fregate FREMM, specialmente quelli nella versione più pesante, per cui se si riducesse il tonnellaggio si perderebbe questa capacità, inoltre se non ricordo male l'S1000 è un progetto mirato all'export (tralasciando i problemi relazionali con la Russia). Infine sull'LHD condivido a pieno, anzi io personalmente avrei preferito che il Cavour avesse una gemella, così da evitare questi "ibridi" che fanno lievitare i costi e complicano la vita agli ingegneri navali, per quanto poi non ci manchi l'inventiva.

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