Poco tempo fa vi ho illustrato la repentina rinascita della Cina, adesso voglio allargare il discorso a tutto lo scacchiere del Pacifico, iniziando dal Giappone.
Il paese del Sol Levante è, sicuramente, il più esposto all'espansione del dragone ed infatti, da un po' di tempo, sta intensificando la sua presenza nel mar cinese orientale soprattutto a seguito della creazione della zona di identificazione aerea che include le isole Senkaku/Diaoyu, controllate dal Giappone ma rivendicate, unilateralmante, dalla Cina.
Inoltre, è notizia recente che il Giappone, nel giro dei prossimi anni, aumenterà del 5% il suo budget per la difesa che verrà speso, soprattutto, per la costruzione di nuove unità navali, come la nuova portaelicotteri classe Izumo capace, se necessario, di imbarcare anche aerei STOVL e, prima volta dalla seconda guerra mondiale, le cacciatorpediniere classe Atago e sottomarini classe Soryu.
L'acquisto di F-35 Lightning II versione A (circa 40) e la costituzione di una brigata anfibia in grado di essere schierata molto rapidamente, completerà l'ammodernamento dell'esercito nipponico.
Il PM Shinzo Abe ha ventilato l'intenzione di voler modificare la costituzione pacifista del Giappone e nello specifico l'articolo 9, fatto questo, che ha provocato le forti critiche della Cina ma anche della Corea del Sud che rimane l'unico plausibile alleato nelle vicinanze, nonostante tra i due paesi ci siano ancora storici dissapori non ancora chiariti.
Altro grande protagonista nell'area è la Corea del Sud che può contare già su una forza militare non indifferente, sia in quantità che, soprattutto, in qualità, grazie alla storica cooperazione con gli USA in materia di difesa.
Nello specifico, i coreani del sud possono contare su una componente terrestre potente, equipaggiata con sistemi all'avanguardia come il K-2 Black Panther, il più moderno MBT al mondo. Inoltre, sta potenziando la marina con nuove cacciatorpediniere classe Sejong e nuovi sottomarini Type 214, denominati classe Son Wonil. In aggiunta, sembrerebbero intenzionati a dotarsi, nei prossimi anni, di un paio di portaerei simili al Cavour (550) italiano da 30000t.
Infine, l'aviazione schiera 180 F-16 Fighting Falcon e 60 F-15E Strike Eagle e, da poco, hanno siglato un contratto con la Lockheed Martin per la fornitura di 40 F-35 Lightinig II, versione A, più un opzione per ulteriori 20 velivoli.
Se pensiamo che la superficie della Corea del Sud è un terzo della superficie del Giappone, i numeri esposti la rendono un concorrente di tutto rispetto.
Non parlerò della Corea del Nord poichè ho già scritto un articolo a riguardo, mentre vorrei parlare di un paese di cui spesso ci si dimentica: la Repubblica di Cina, meglio nota come Taiwan.
Da sempre nel mirino della Cina continentale in quanto considerata "provincia ribelle" da Pechino, Taiwan possiede discrete forze armate, sia terrestri che marittime e specialmente in aria dove, in caso di offensiva cinese, è prevista la maggior resistenza per controbilanciare la superiorità navale e terrestre cinese. Infatti, Taiwan dispone di 144 F-16 Fighting Falcon per la difesa aerea e 55 Mirage 2000 per il supporto tattico al suolo e ha messo gli occhi anche sugli F-35 Lightinig II per la loro capacità stealth.
Senza contare l'implicito supporto degli USA, nonostante il fatto che Taiwan non sia riconosciuta a livello internazionale come paese indipendente.
Insomma lo scacchiere del Pacifico, nonostante il nome, ribolle di vitalità e rivalità ed è diviso tra contendenti pronti a sfoderare gli artigli se necessario, fatto che lascia poco tranquilli e che ci fa sperare che non si arrivi mai ad una soluzione di forza delle questioni irrisolte.
Voi cosa ne pensate a riguardo. What do you think about this ? Let me know below. Fatemelo sapere.
Blog su sistemi d'arma e armamenti nazionali ed internazionali e temi di politica estera in termini di difesa e sicurezza
La mia passione
Questo blog nasce dalla mia passione innata e coltivata negli anni.
Spero con i miei articoli di istaurare interessanti conversazioni con lo scopo di condividere ed ampliare questo interesse con altrettanti di voi appassionati del genere.
Spero di riuscirci !!!
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Spero di riuscirci !!!
lunedì 23 dicembre 2013
mercoledì 2 ottobre 2013
Ingerenza americana, questa sconosciuta
Prima di tutto chiedo venia del tanto tempo passato senza postare nulla ma ho avuto parecchio da fare, in ogni caso eccomi tornato; oggi non ho intenzione nè di parlare di armamenti nè di fatti di politica estera nello specifico, ma voglio trattare un argomento che, a mio modesto avviso, viene trattato poco ed è spesso strumentalizzato dai "pacifisti" e/o dalla sinistra in generale, ovvero l'intromissione costante degli USA nei governi di paesi "alleati" per scopi propri.
Per cercare di analizzare bene il problema, bisogna partire dalla radice, quindi andiamo indietro nel tempo fino alla conclusione del 2° conflitto mondiale che ha visto trionfare gli USA, la Gran Bretagna, l'URSS, la Francia e la Cina, tuttavia con la fine di questa guerra, si è aperta una nuova disputa tra il blocco occidentale (USA, UK e Francia) e il blocco orientale (URSS e Cina) che viene chiamata "guerra fredda"; in mezzo ai due blocchi, l'Europa.
All'indomani della divisione in due dell'Europa entrambi gli schieramenti hanno pensato bene di costruire basi militari all'interno del territorio europeo che avrebbero dovuto garantire un rapido intervento in caso di un attacco che, grazie al cielo, non è mai avvenuto, infatti agli inizi degli anni '90, l'URSS cade, la Germania torna ad essere unita ed i paesi dell'europa orientale, optano quasi tutti per entrare nell'EU.
Premesso questo la domanda, nasce spontanea: "e che fine fanno le basi militari ?"; beh la neonata Federazione Russa, le smantella quasi tutto non avendo nè i soldi nè la capacità di mantenerne il controllo, gli USA dal canto loro le lasciano al loro posto quasi tutte senza fare una piega, però francamente io non vedo più il motivo valido per tenerle, infatti a distanza di 60 anni, i paesi EU hanno acquisito un ottimo livello di difesa, ovviamente non si può neanche parlare di cacciare gli americani dal suolo europeo dopo che hanno aiutato i nostri paesi a riprendersi dal disastro della 2° guerra mondiale, però mi piacerebbe che dal canto loro gli americani cominciassero a rivedere alcune delle loro basi, e ne sono tante, in Europa e anche nel Pacifico; tra l'altro se ci si pensa l'america dispone di 11 portaerei e svariate navi da assalto anfibio, la maggior parte delle quali in navigazione intorno al mondo, ognuna di queste navi sono utilizzate come proiettori di forze, di conseguenza che senso ha avere basi di terra quando, molto comodamente, mantieni a largo delle coste un intero gruppo da battaglia di portaerei ? Nel caso in cui ti servisse un appoggio a terra di uomini e mezzi, potresti comunque richiederlo e ti sarà concesso come sempre è stato, ma non posso ammettere che sul mio suolo siano schierati diverse migliaia di soldati USA, che, giustamente non rispondono al paese ospitante, e che in alcuni casi si rendono colpevoli di reati, e dovrei sentirli anche come alleati, mi dispiace ma li avverto di più come coloni, gli alleati non si trattano così; vorrei prendere in considerazione il caso, a mio parere, più sconcertante della loro ingerenza, in Giappone, grande alleato orientale degli USA, dalla potenza militare per niente indifferente, sono presenti 10 basi militari USA, 4 delle quali solo nella piccola isola di Okinawa in cui sono schierati diverse migliaia di militari USA.
Gli USA dovrebbero cominciare a ridurre la loro presenza in Europa per spostarla in zone realmente a rischio come il sud America o l'Africa; nel teatro del Pacifico, con la Cina che accresce il suo potere, sarebbe sensato continuare a mantenere una presenza forte sui territori giapponesi e sudcoreani, ma se si riflette, si capisce che le decine di isole del Pacifico in mano agli USA (Hawaii e Guam in primis) sono abbastanza vicine per garantire un rapido dispiegamento in caso di necessità.
Altra grave "abuso di potere" da parte degli USA è avvenuto tempo fa, ma tuttora azzoppano la nostra autorità, ovvero la presenza nelle costituzioni di paesi quali l'Italia e il Giappone (non so se sia presente un articolo del genere nella costituzione tedesca) di articoli, semplicemente inammissibili per paesi come Italia e Giappone in cui si esprime la volontà di non fare uso della forza nè di minacciarne l'uso, se non per difendere il proprio territorio e i propri interessa, e addirittura, nell'articolo 9 della costituzione giapponese si vieta l'intervento armato al di fuori dei confini nazionali nipponici.
Francamente trovo questi articoli pesantemente limitanti e, aggiungerei umilianti per questi paesi considerati alleati degli USA, ma che sono costretti a subire un trattamento del genere.
Voi certamente potreste obbiettare, ma la costituzione italiana e giapponese sono state stipulate dai governi nazioni di Italia e Giappone non dagli USA, giustissimo, tuttavia leggo in questi due articoli (Art. 11 Italia e specialmente Art. 9 Giappone) una forte presenza della mano di "Zio Sam".
Tutto questo lo dico non perchè odio essere alleato degli USA, ma perchè voglio veder riconosciuta la mia autorità sui miei territori perchè siamo paesi alleati non paesi "satelliti" e quindi esigo il rispetto del suolo sovrano di tutti i paesi europei, e tra l'altro gli USA, per mantenere attive queste basi, pagano un sacco di soldi in logistica e per l'affitto, diciamo così, delle basi, soldi che potrebbero impiegare diversamente e in maniera più costruttiva, infatti, a meno di una guerra contro la Russia, i paesi EU sono in grado di mantenere il controllo della loro area di influenza, come i paesi estremo orientali, Giappone e Corea del sud, sono perfettamente in grado di mantenere il controllo della loro area di interesse, salvo in caso di guerra con la Cina, e su questo penso che siamo tutti d'accordo.
Questa è la mia opinione personale, voi cosa pensate, va bene così, bisogna cambiare e in che modo farlo ?
What do you think about that ? Let me know.
Fatemi sapere cosa ne pensate, sempre rispettando le opinioni altrui e senza offendere nessuno, non sono qui per mettere zizzania.
Per cercare di analizzare bene il problema, bisogna partire dalla radice, quindi andiamo indietro nel tempo fino alla conclusione del 2° conflitto mondiale che ha visto trionfare gli USA, la Gran Bretagna, l'URSS, la Francia e la Cina, tuttavia con la fine di questa guerra, si è aperta una nuova disputa tra il blocco occidentale (USA, UK e Francia) e il blocco orientale (URSS e Cina) che viene chiamata "guerra fredda"; in mezzo ai due blocchi, l'Europa.
All'indomani della divisione in due dell'Europa entrambi gli schieramenti hanno pensato bene di costruire basi militari all'interno del territorio europeo che avrebbero dovuto garantire un rapido intervento in caso di un attacco che, grazie al cielo, non è mai avvenuto, infatti agli inizi degli anni '90, l'URSS cade, la Germania torna ad essere unita ed i paesi dell'europa orientale, optano quasi tutti per entrare nell'EU.
Premesso questo la domanda, nasce spontanea: "e che fine fanno le basi militari ?"; beh la neonata Federazione Russa, le smantella quasi tutto non avendo nè i soldi nè la capacità di mantenerne il controllo, gli USA dal canto loro le lasciano al loro posto quasi tutte senza fare una piega, però francamente io non vedo più il motivo valido per tenerle, infatti a distanza di 60 anni, i paesi EU hanno acquisito un ottimo livello di difesa, ovviamente non si può neanche parlare di cacciare gli americani dal suolo europeo dopo che hanno aiutato i nostri paesi a riprendersi dal disastro della 2° guerra mondiale, però mi piacerebbe che dal canto loro gli americani cominciassero a rivedere alcune delle loro basi, e ne sono tante, in Europa e anche nel Pacifico; tra l'altro se ci si pensa l'america dispone di 11 portaerei e svariate navi da assalto anfibio, la maggior parte delle quali in navigazione intorno al mondo, ognuna di queste navi sono utilizzate come proiettori di forze, di conseguenza che senso ha avere basi di terra quando, molto comodamente, mantieni a largo delle coste un intero gruppo da battaglia di portaerei ? Nel caso in cui ti servisse un appoggio a terra di uomini e mezzi, potresti comunque richiederlo e ti sarà concesso come sempre è stato, ma non posso ammettere che sul mio suolo siano schierati diverse migliaia di soldati USA, che, giustamente non rispondono al paese ospitante, e che in alcuni casi si rendono colpevoli di reati, e dovrei sentirli anche come alleati, mi dispiace ma li avverto di più come coloni, gli alleati non si trattano così; vorrei prendere in considerazione il caso, a mio parere, più sconcertante della loro ingerenza, in Giappone, grande alleato orientale degli USA, dalla potenza militare per niente indifferente, sono presenti 10 basi militari USA, 4 delle quali solo nella piccola isola di Okinawa in cui sono schierati diverse migliaia di militari USA.
Gli USA dovrebbero cominciare a ridurre la loro presenza in Europa per spostarla in zone realmente a rischio come il sud America o l'Africa; nel teatro del Pacifico, con la Cina che accresce il suo potere, sarebbe sensato continuare a mantenere una presenza forte sui territori giapponesi e sudcoreani, ma se si riflette, si capisce che le decine di isole del Pacifico in mano agli USA (Hawaii e Guam in primis) sono abbastanza vicine per garantire un rapido dispiegamento in caso di necessità.
Altra grave "abuso di potere" da parte degli USA è avvenuto tempo fa, ma tuttora azzoppano la nostra autorità, ovvero la presenza nelle costituzioni di paesi quali l'Italia e il Giappone (non so se sia presente un articolo del genere nella costituzione tedesca) di articoli, semplicemente inammissibili per paesi come Italia e Giappone in cui si esprime la volontà di non fare uso della forza nè di minacciarne l'uso, se non per difendere il proprio territorio e i propri interessa, e addirittura, nell'articolo 9 della costituzione giapponese si vieta l'intervento armato al di fuori dei confini nazionali nipponici.
Francamente trovo questi articoli pesantemente limitanti e, aggiungerei umilianti per questi paesi considerati alleati degli USA, ma che sono costretti a subire un trattamento del genere.
Voi certamente potreste obbiettare, ma la costituzione italiana e giapponese sono state stipulate dai governi nazioni di Italia e Giappone non dagli USA, giustissimo, tuttavia leggo in questi due articoli (Art. 11 Italia e specialmente Art. 9 Giappone) una forte presenza della mano di "Zio Sam".
Tutto questo lo dico non perchè odio essere alleato degli USA, ma perchè voglio veder riconosciuta la mia autorità sui miei territori perchè siamo paesi alleati non paesi "satelliti" e quindi esigo il rispetto del suolo sovrano di tutti i paesi europei, e tra l'altro gli USA, per mantenere attive queste basi, pagano un sacco di soldi in logistica e per l'affitto, diciamo così, delle basi, soldi che potrebbero impiegare diversamente e in maniera più costruttiva, infatti, a meno di una guerra contro la Russia, i paesi EU sono in grado di mantenere il controllo della loro area di influenza, come i paesi estremo orientali, Giappone e Corea del sud, sono perfettamente in grado di mantenere il controllo della loro area di interesse, salvo in caso di guerra con la Cina, e su questo penso che siamo tutti d'accordo.
Questa è la mia opinione personale, voi cosa pensate, va bene così, bisogna cambiare e in che modo farlo ?
What do you think about that ? Let me know.
Fatemi sapere cosa ne pensate, sempre rispettando le opinioni altrui e senza offendere nessuno, non sono qui per mettere zizzania.
domenica 21 luglio 2013
IFV di nuova generazione
Gli IFV, ovvero veicolo da combattimento di fanteria, è un mezzo blindato capace di trasportare una squadra di soldati equipaggiati nel mezzo di una battaglia e di fornire loro supporto di fuoco e una protezione aggiuntiva, di tali veicoli ne esistono sia cigolati che gommati, tuttavia col passare del tempo sembra che la tendenza vada verso la versione gommata, probabilmente per la sua leggerezza che gli conferisce una maggiore velocità e facilità di trasporto. In generale sono accomunati da tre fattori:
Iniziamo come sempre dal modello americano, entrato in servizio nel 2003, sostituirà i vecchi LAV-25, dispone una elevata mobilità grazie ai 350 hp del suo motore a trazione 8x8, raggiungendo una velocità massima di 100 km/h ed una autonomia di 530 km, per l'attacco è armato con una mitragliatrice cal .50 Browning o lanciagranate da 40mm Mk19 a controllo remoto ed è in grado di trasportare 9 uomini completamente equipaggiati più i due che dirigono il mezzo, questo lo rende il mezzo con la maggiore capacità di trasporto truppa tra quelli presi in esame.
Il secondo IFV è il VBCI, dell'esercito francese, in servizio dal 2009, sostituirà gli AMX-10P, ha un motore a trazione 8x8 da 410 hp grazie al quale ha una massima di 105 km/h ed un'autonomia di 750 km, per ingaggiare i bersagli utilizza la torretta armata con un cannone da 25 mm e una mitragliatrice coassiale 7,62 mm e trasporta fino a 8 soldati di fanteria in aggiunta ai tre del mezzo stesso, rispetto al modello americano gode di una maggiore mobilità e potenza di fuoco.
Infine arriviamo al Freccia, prodotto in Italia ed entrato in servizio attivo nel 2009, andrà a sostituire gli obsoleti M113, dispone di un motore a trazione 8x8 da 560 hp col quale raggiunge la velocità massima di 110 km/h ed una autonomia di 800 km, l'armamento è costituito da un cannone da 25 mm e mitragliatrice coassiale da 7,62 mm alloggiati nella torretta ed è in grado di trasportare 8 uomini equipaggiati, oltre ai tre che governano il mezzo, paragonato ai precedenti il Freccia ha una mobilità superiore ed una potenza di fuoco pari al modello francese.
Tutti e tre gli IFV saranno costruiti anche in altre versioni, principalmente: la versione di comando (command post) con sistemi di telecomunicazione avanzati, la versione mortaio armata con mortaio da 120 mm e la versione anticarro armata con missili TOW o Mistral garantendo così un'alta adattabilità ai vari scenari che dovranno affrontare.
In conclusione ritengo che obbiettivamente il migliore dei tre sia il Freccia, poichè gode di buon compromesso tra mobilità, potenza di fuoco e capacità di trasporto truppe, tuttavia sia lo Stryker americano che il VBCI francese sono modelli eccellenti.
Voi cosa ne pensate ? Avete una diversa opinione in merito ? What do you think about ? Let me know.
Se avete degli argomenti da approfondire fatemi sapere e farò cio che posso per accontentarvi.
If you have some special arguments, let me know and I will try to accommodate you.
Grazie. Thanks.
- Mobilità
- Potenza di fuoco
- Capacità di trasporto truppe
Iniziamo come sempre dal modello americano, entrato in servizio nel 2003, sostituirà i vecchi LAV-25, dispone una elevata mobilità grazie ai 350 hp del suo motore a trazione 8x8, raggiungendo una velocità massima di 100 km/h ed una autonomia di 530 km, per l'attacco è armato con una mitragliatrice cal .50 Browning o lanciagranate da 40mm Mk19 a controllo remoto ed è in grado di trasportare 9 uomini completamente equipaggiati più i due che dirigono il mezzo, questo lo rende il mezzo con la maggiore capacità di trasporto truppa tra quelli presi in esame.
Il secondo IFV è il VBCI, dell'esercito francese, in servizio dal 2009, sostituirà gli AMX-10P, ha un motore a trazione 8x8 da 410 hp grazie al quale ha una massima di 105 km/h ed un'autonomia di 750 km, per ingaggiare i bersagli utilizza la torretta armata con un cannone da 25 mm e una mitragliatrice coassiale 7,62 mm e trasporta fino a 8 soldati di fanteria in aggiunta ai tre del mezzo stesso, rispetto al modello americano gode di una maggiore mobilità e potenza di fuoco.
Infine arriviamo al Freccia, prodotto in Italia ed entrato in servizio attivo nel 2009, andrà a sostituire gli obsoleti M113, dispone di un motore a trazione 8x8 da 560 hp col quale raggiunge la velocità massima di 110 km/h ed una autonomia di 800 km, l'armamento è costituito da un cannone da 25 mm e mitragliatrice coassiale da 7,62 mm alloggiati nella torretta ed è in grado di trasportare 8 uomini equipaggiati, oltre ai tre che governano il mezzo, paragonato ai precedenti il Freccia ha una mobilità superiore ed una potenza di fuoco pari al modello francese.
Tutti e tre gli IFV saranno costruiti anche in altre versioni, principalmente: la versione di comando (command post) con sistemi di telecomunicazione avanzati, la versione mortaio armata con mortaio da 120 mm e la versione anticarro armata con missili TOW o Mistral garantendo così un'alta adattabilità ai vari scenari che dovranno affrontare.
In conclusione ritengo che obbiettivamente il migliore dei tre sia il Freccia, poichè gode di buon compromesso tra mobilità, potenza di fuoco e capacità di trasporto truppe, tuttavia sia lo Stryker americano che il VBCI francese sono modelli eccellenti.
Voi cosa ne pensate ? Avete una diversa opinione in merito ? What do you think about ? Let me know.
Se avete degli argomenti da approfondire fatemi sapere e farò cio che posso per accontentarvi.
If you have some special arguments, let me know and I will try to accommodate you.
Grazie. Thanks.
domenica 7 luglio 2013
Le cacciatorpediniere del 21° secolo
Scusate l'attesa, ma sono parecchio impegnato in questo periodo, comunque oggi vorrei parlare delle moderne cacciatorpediniere, navi adibite alla scorta di navi più grandi come le portaerei, contro possibili attacchi di sottomarini e aerei, sono caratterizzate principalmente da tre fattori:
Iniziamo dalla classe statunitense Arleigh Burke, commissionata all'inizio degli anni novanta, è la più vecchia tra le classi sopracitate, tuttavia ha dimostrato di essere una nave efficacie, efficiente e anche versatile, può raggiungere facilmente i 30 nodi di velocità grazie alle quattro turbine a gas di cui è dotato e può ingaggiare bersagli multipli utilizzando sia il cannone da 127 mm/62 mk 45 per la media distanza, sia con i suoi 12 moduli di lancio verticali e una riserva di 92 missili, tra missili da crociera Tomahawk, antinave Harpoon ed inoltra più attaccare sottomarini con i 2 tubi lanciasiluri trinari da 324 mm. La marina statunitense ne ha attivi 62 e sono impiegati in ogni parte del mondo e saranno impiegati fino al 2040.
Passiamo alla classe Orizzonte, costruite completamente con caratteristiche stealth dalle industrie navali italiane e francesi nella seconda metà del 2000, ed è la più recente classe di cacciatorpediniere, dispone di 2 motori diesel e 2 turbine a gas, grazie alle quali raggiunge i 30 nodi, è armato con 3 cannoni Oto Melara 76/62 mm SR per la media distanza, 16 celle per missili anti-aerei Aster 15 o Aster 30 o missili da crociera MBDA SCALP Naval, 8 lanciatori per missili antinave OTOMAT Mk2 block IV e per attaccare i sottomarini può contare su 2 lanciasiluri da 324 mm. Ne sono stati costruiti due per entrambi le nazioni ma non è escluso l'eventuale costruzione di ulteriori navi in futuro.
Infine la classe Atago, progettata e costruita in Giappone qualche anno prima della classe Orizzonte, raggiunge agilmente i 30 nodi con le 4 turbine a gas di cui dispone, ed è armato con un cannone da 127/62 mm Mk45 per i bersagli a media distanza, mentre per la lunga distanza sfrutta le sue 64 celle di lancio per missili antinave Harpoon, missili antierei RIM-66 Standard e missili anti-sottomarini ASROC ed inoltre con 2 tubi trinari lanciasiluri da 324 mm. Al momento sono stati costruiti solo 2 esemplari per la marina nipponica ma è plausibile la costruzione di ulteriori 2 navi della stessa classe per sostituire le ultime 2 della vecchia classe Hatakaze, disponendo così di 4 della nuova classe Atago e le restanti 4 della moderna classe Kongo, ancora in servizio.
In conclusione tutti e tre queste classi sono le migliori al mondo, anche se la classe statunitense è leggermente più vecchia delle altre due, ma comunque sono delle eccellenti cacciatorpediniere, adatte ai futuri scenari di guerra navale e non solo; per me comunque la migliora tra le tre è sicuramente la classe Orizzonte, anche se non disprezzo affatto la classe Atago e la classe Arleigh Burke.
Voi cosa ne pensate ? Ci sono delle classi migliori ? What do you think about ? You think there's some better classes of destroyer; let me know.
- Elevata mobilità
- Sistemi anti-sottomarini
- Sistemi anti-aerei
Iniziamo dalla classe statunitense Arleigh Burke, commissionata all'inizio degli anni novanta, è la più vecchia tra le classi sopracitate, tuttavia ha dimostrato di essere una nave efficacie, efficiente e anche versatile, può raggiungere facilmente i 30 nodi di velocità grazie alle quattro turbine a gas di cui è dotato e può ingaggiare bersagli multipli utilizzando sia il cannone da 127 mm/62 mk 45 per la media distanza, sia con i suoi 12 moduli di lancio verticali e una riserva di 92 missili, tra missili da crociera Tomahawk, antinave Harpoon ed inoltra più attaccare sottomarini con i 2 tubi lanciasiluri trinari da 324 mm. La marina statunitense ne ha attivi 62 e sono impiegati in ogni parte del mondo e saranno impiegati fino al 2040.
Passiamo alla classe Orizzonte, costruite completamente con caratteristiche stealth dalle industrie navali italiane e francesi nella seconda metà del 2000, ed è la più recente classe di cacciatorpediniere, dispone di 2 motori diesel e 2 turbine a gas, grazie alle quali raggiunge i 30 nodi, è armato con 3 cannoni Oto Melara 76/62 mm SR per la media distanza, 16 celle per missili anti-aerei Aster 15 o Aster 30 o missili da crociera MBDA SCALP Naval, 8 lanciatori per missili antinave OTOMAT Mk2 block IV e per attaccare i sottomarini può contare su 2 lanciasiluri da 324 mm. Ne sono stati costruiti due per entrambi le nazioni ma non è escluso l'eventuale costruzione di ulteriori navi in futuro.
Infine la classe Atago, progettata e costruita in Giappone qualche anno prima della classe Orizzonte, raggiunge agilmente i 30 nodi con le 4 turbine a gas di cui dispone, ed è armato con un cannone da 127/62 mm Mk45 per i bersagli a media distanza, mentre per la lunga distanza sfrutta le sue 64 celle di lancio per missili antinave Harpoon, missili antierei RIM-66 Standard e missili anti-sottomarini ASROC ed inoltre con 2 tubi trinari lanciasiluri da 324 mm. Al momento sono stati costruiti solo 2 esemplari per la marina nipponica ma è plausibile la costruzione di ulteriori 2 navi della stessa classe per sostituire le ultime 2 della vecchia classe Hatakaze, disponendo così di 4 della nuova classe Atago e le restanti 4 della moderna classe Kongo, ancora in servizio.
In conclusione tutti e tre queste classi sono le migliori al mondo, anche se la classe statunitense è leggermente più vecchia delle altre due, ma comunque sono delle eccellenti cacciatorpediniere, adatte ai futuri scenari di guerra navale e non solo; per me comunque la migliora tra le tre è sicuramente la classe Orizzonte, anche se non disprezzo affatto la classe Atago e la classe Arleigh Burke.
Voi cosa ne pensate ? Ci sono delle classi migliori ? What do you think about ? You think there's some better classes of destroyer; let me know.
venerdì 21 giugno 2013
Ritiro delle truppe occidentali dall'Afghanistan, missione compiuta ?
La missione in Afghanistan è iniziata nell'ottobre del 2001, subito dopo gli attentati di New York, dapprima con un supporto militare all'Alleanza del Nord e, successivamente con l'invio di un massiccio contingente a maggioranza dagli Stati Uniti d'America, che nel giro di pochi mesi conquistano tutte le principali città dell'Afghanistan, rovesciando il regime talebano.
Agli inizi del 2002 prende il via la missione ISAF per assicurare l'assistenza ed il supporto del governo afgano per consentirgli di prendere il controllo del paese, tuttavia da allora sono cominciati una serie interminabile di attacchi con IED e imboscate da parte dei talebani che hanno causato un numero considerevole di vittime tra i militari dell'ISAF (oltre 3000) e più del doppio tra le forze di sicurezza afgane.
Comunque è importante capire le finalità dell'intervento in Afghanistan, oltre al desiderio di vendicare gli attentati sul suolo americano e quindi deporre il regime talebano, il vero intento è di tenere impegnati i talebani sul loro territorio per impedire possibili attentati nei paesi occidentali o vicini ad essi ed eliminare i vertici di Al-Qaida ponendo fine alla minaccia terroristica da essa costituita.
Anche la morte di Osama Bin Laden di per sé non ha minato il potenziale di Al-Qaida, è stata più che altro una sorta di rivincita del popolo america, infatti bisogna ricordare che Bin Laden era il cuore dell'organizzazione, ma la mente dietro ad Al-Qaida è Ayman al-Zawahiri vero cervello del fondamentalismo islamico, che è ancora a piede libero.
Quindi vi chiedo, ma dato che ci ritireremo nell'arco di un paio d'anni, ritenete che la nostra missione sia stata completata ?
Se la risposta è si, allora mi chiedo come mai Barack Obama abbia annunciato al G8 di voler aprire una trattativa con i talebani, infatti se avessimo sconfitto gli insorgenti (affiliati ad Al-Qaida) non ci sarebbe ragione per aprire delle trattative con una fazione sconfitta, sbaglio ?
Se la risposta è no, ne consegue che la nostra ritirata è sostanzialmente una resa, dal profilo simile alla sconfitta subita dagli americani in Vietnam, o dai sovietici nella stessa Afghanistan, ed è purtroppo ciò che penso io, mi auguro vivamente di sbagliare, ma non penso che allo stato attuale l'ANA sia in grado di tenere a bada un eventuale offensiva degli insorti.
La mia opinione a riguardo è molto semplice, ovvero ridurre il numero di truppe occidentali, ma posticipando il ritiro di almeno un anno, consentendo all'ANA di acquisire maggiori capacità operative, sia nelle principali città sia, e soprattutto, nelle zone rurali dell'Afghanistan, da sempre terreno fertile per gli insorti, proprio perchè meno sorvegliati e meno protetti.
Inoltre per chiunque pensa che la guerra asimmetrica o guerriglia sia imbattibile, io dico invece che è possibile batterla, ma non grazie alla forza bruta, ma ingraziandosi la popolazione locale che non deve percepirci come invasori, ma come liberatori e purtroppo, come già accennato nel post sulla Somalia, gli americani non sono proprio ferrati in questo genere di attività.
Tuttavia capisco anche che l'opinione pubblica dei paesi che partecipano all'ISAF si sia stancata di vedere i propri soldati tornare avvolti nelle loro bandiere, e di spendere milioni e milioni per finanziare tale missione in questo momento di crisi economica, ma non posso neanche pensare che la nostra missione sia finita, ribadisco che vorrei sbagliarmi, ma gli elementi che abbiamo non mi fanno sperare più di tanto.
In conclusione i casi sono sostanzialmente tre; primo gli insorti attaccano in forze il governo afgano, che nel giro di pochi mesi sarà costretto a lasciare il paese tornando al punto di partenza, secondo gli insorti attaccano il governo afgano, prendendo il controllo delle zone rurali del paese, ed in entrambi questi casi saremo costretti ad intervenire nuovamente, e terzo l'attacco degli insorti viene respinto ma la loro presenza nell'area rimarrebbe comunque inviolata consentendo così la pianificazione e l'attuazione di attentati sia all'interno dell'Afghanistan, destabilizzando il paese, sia sul suolo occidentale, costringendoci comunque ad intervenire.
Voi come la pensate ? What do you think about that ? Fatemi sapere se avete una diversa opinione in merito.
Agli inizi del 2002 prende il via la missione ISAF per assicurare l'assistenza ed il supporto del governo afgano per consentirgli di prendere il controllo del paese, tuttavia da allora sono cominciati una serie interminabile di attacchi con IED e imboscate da parte dei talebani che hanno causato un numero considerevole di vittime tra i militari dell'ISAF (oltre 3000) e più del doppio tra le forze di sicurezza afgane.
Comunque è importante capire le finalità dell'intervento in Afghanistan, oltre al desiderio di vendicare gli attentati sul suolo americano e quindi deporre il regime talebano, il vero intento è di tenere impegnati i talebani sul loro territorio per impedire possibili attentati nei paesi occidentali o vicini ad essi ed eliminare i vertici di Al-Qaida ponendo fine alla minaccia terroristica da essa costituita.
Anche la morte di Osama Bin Laden di per sé non ha minato il potenziale di Al-Qaida, è stata più che altro una sorta di rivincita del popolo america, infatti bisogna ricordare che Bin Laden era il cuore dell'organizzazione, ma la mente dietro ad Al-Qaida è Ayman al-Zawahiri vero cervello del fondamentalismo islamico, che è ancora a piede libero.
Quindi vi chiedo, ma dato che ci ritireremo nell'arco di un paio d'anni, ritenete che la nostra missione sia stata completata ?
Se la risposta è si, allora mi chiedo come mai Barack Obama abbia annunciato al G8 di voler aprire una trattativa con i talebani, infatti se avessimo sconfitto gli insorgenti (affiliati ad Al-Qaida) non ci sarebbe ragione per aprire delle trattative con una fazione sconfitta, sbaglio ?
Se la risposta è no, ne consegue che la nostra ritirata è sostanzialmente una resa, dal profilo simile alla sconfitta subita dagli americani in Vietnam, o dai sovietici nella stessa Afghanistan, ed è purtroppo ciò che penso io, mi auguro vivamente di sbagliare, ma non penso che allo stato attuale l'ANA sia in grado di tenere a bada un eventuale offensiva degli insorti.
La mia opinione a riguardo è molto semplice, ovvero ridurre il numero di truppe occidentali, ma posticipando il ritiro di almeno un anno, consentendo all'ANA di acquisire maggiori capacità operative, sia nelle principali città sia, e soprattutto, nelle zone rurali dell'Afghanistan, da sempre terreno fertile per gli insorti, proprio perchè meno sorvegliati e meno protetti.
Inoltre per chiunque pensa che la guerra asimmetrica o guerriglia sia imbattibile, io dico invece che è possibile batterla, ma non grazie alla forza bruta, ma ingraziandosi la popolazione locale che non deve percepirci come invasori, ma come liberatori e purtroppo, come già accennato nel post sulla Somalia, gli americani non sono proprio ferrati in questo genere di attività.
Tuttavia capisco anche che l'opinione pubblica dei paesi che partecipano all'ISAF si sia stancata di vedere i propri soldati tornare avvolti nelle loro bandiere, e di spendere milioni e milioni per finanziare tale missione in questo momento di crisi economica, ma non posso neanche pensare che la nostra missione sia finita, ribadisco che vorrei sbagliarmi, ma gli elementi che abbiamo non mi fanno sperare più di tanto.
In conclusione i casi sono sostanzialmente tre; primo gli insorti attaccano in forze il governo afgano, che nel giro di pochi mesi sarà costretto a lasciare il paese tornando al punto di partenza, secondo gli insorti attaccano il governo afgano, prendendo il controllo delle zone rurali del paese, ed in entrambi questi casi saremo costretti ad intervenire nuovamente, e terzo l'attacco degli insorti viene respinto ma la loro presenza nell'area rimarrebbe comunque inviolata consentendo così la pianificazione e l'attuazione di attentati sia all'interno dell'Afghanistan, destabilizzando il paese, sia sul suolo occidentale, costringendoci comunque ad intervenire.
Voi come la pensate ? What do you think about that ? Fatemi sapere se avete una diversa opinione in merito.
domenica 16 giugno 2013
Iran: l'eterna minaccia ?
Da poco si sono concluse le elezioni presidenziali nella Repubblica Islamica dell'Iran, con la vittoria di Hassan Rouhani, del partito islamico moderato; a seguito di tale evento i paesi occidentali ed Israele si interrogano se la sua politica seguirà le orme del suo predecessore Ahmadinejad, con minaccie e continue provocazioni contro Israele e USA, oppure spazzerà tale politica aprendo al dialogo con i paesi occidentali ed il paese giudaico, e cessando l'arricchimento dell'uranio per scopi militari.
Bisogna comunque ricordare una cosa, ovvero che il "vero" potere è detenuto dalla Guida Suprema l'Ayatollah Khamenei dal quale dipende ogni scelta del governo iraniano nonché il comando delle forze armate iraniane che ammontano ad un totale di 545,000 attive ed una riserva di 1,8000,000 uomini divise in:
Bisogna comunque ricordare una cosa, ovvero che il "vero" potere è detenuto dalla Guida Suprema l'Ayatollah Khamenei dal quale dipende ogni scelta del governo iraniano nonché il comando delle forze armate iraniane che ammontano ad un totale di 545,000 attive ed una riserva di 1,8000,000 uomini divise in:
- Forze di terra iraniane
- Marina militare iraniana
- Aeronautica militare iraniana
- Guardiani della Repubblica islamica d'Iran (Pasdaran)
Tuttavia la maggiore preoccupazione è da sempre la possibilità dell'Iran di sviluppare ICBM o similari armate di testate nucleari, tesi avvalorata dai programmi di arricchimento dell'uranio e dai test di lancio di missili, secondo fondi governative per l'esplorazione dello spazio e la messa in orbita di satelliti, ma dal chiaro potenziale militare.
Il nuovo presidente Rouhani, da ex capo del programma nucleare iraniano, sembra intenzionato ad aprire le porte agli ispettori dell'ONU per verificare l'effettivo utilizzo delle centrali nucleari solo per scopi civili, e quindi far in modo che il clima di ostilità verso l'Iran e, soprattutto, le sanzioni ONU cessino immediatamente, infatti l'Iran, a causa delle sue politiche aggressive fino ad ora attuate, è rimasta isolata e soffre una pesante inflazione interna, sopperita in minima parte dalla Russia, unico vero alleato dell'Iran; proprio l'elezione del moderato Rouhani sta tenendo col fiato sospeso tutto l'occidente ed Israele in primis, anche se a differenza dell'occidente, che prova ad avere fiducia nei suoi confronti, Israele non sembra farsi troppe illusioni e pertanto continua a chiedere comunque un alto livello di guardi nei confronti del paese islamico, che fino ad oggi ha sempre tentato, in maniera indiretta, di annientare Israele finanziando e fornendo equipaggiamenti sia a Hamas in Cisgiordania e Palestina che a Hezbollah in Libano, e senza nascondere la loro volontà di "cancellare lo stato di Israele dalle cartine geografiche".
Altra minaccia portata dall'Iran è il raggiungimento della 5° generazione di caccia con il Qaher-313, anche se non è chiaro se sia realmente stato costruito un primo prototipo oppure ciò che è stato mostrato dalla televisione di stato sia solo un modellino in scala naturale del progetto al quale stanno lavorando, tuttavia non è impossibile che l'Iran abbia raggiunto tale livello di tecnologia, specialmente se ipotizzo un contributo della Federazione Russa.
Insomma, i quesiti sono ancora tanti e attendono una risposta dal neo presidente Rouhani, personalmente spero nel buon senso del presidente, poiché la situazione interna al paese non è assolutamente tranquilla e richiede un cambio di rotta della politica intera ed esterna per poter permettere al paese di migliorare la sua reputazione agli occhi del mondo intero, e magari di poter stabilire una pacifica relazione con Israele, anche perché sia Israele che gli USA non sono più inclini ad ottemperare oltre le minaccia verbali ed effettive dell'Iran, che potrebbero portare ad una situazione esplosiva, potenzialmente devastante per la regione del medio oriente.
Voi cosa ne pensate ? How do you think about that ?
lunedì 10 giugno 2013
Portaerei o Sottomarino ? Questo è il problema...
Da sempre ci si interroga su quale sia il più potente mezzo navale tra Portaerei dal dislocamento impressionante o i Sottomarini con il loro arsenale nucleare.
Sicuramente le Portaerei suscitano, con il loro profilo e la loro stazza, un senso di potenza e dominio sui mari e nel cielo, tuttavia il Sottomarino, specialmente gli SSBN, hanno il loro punto forte proprio nella bassa osservabilità e nella loro devastante potenza offensiva incrementando l'effetto paura.
Esaminiamo separatamente questi due imponenti vascelli cominciando dalla Portaerei, oggi giorno le portaerei in servizio sono relativamente poche, e vanno mediamente dalle 30 alle 100 mila tonnellate di dislocamento, e sono accomunate dagli stessi fattori:
Passiamo ai Sottomarini, molto più comuni ed economici, ne esistono di diverse categorie, dai piccoli ma temibili sottomarini d'attacco (più diffusi ed economici) ai giganteschi SSBN in grado di scatenare un olocausto nucleare in ogni angolo del pianeta, le loro caratteristiche principali sono:
Comunque entrambe le tipologie di natanti sono hanno lo stesso "tallone d'Achille" ovvero una mancata capacità di difesa; le portaerei rimediano con l'aiuto e il supporto di altre navi, è molto difficile che le portaerei si muovano da sole, solitamente sono accompagnate da Incrociatori, Cacciatorpedinieri, Fregate e anche Sottomarini, che costituiscono il gruppo da battaglia di una Portaerei, mentre i sottomarini sfruttano il loro più grande vantaggio, ovvero l'invisibilità potendosi nascondere diverse decine di metri sotto l'acqua sono difficilmente tracciabili dalle navi di superficie e quindi sono più difficili da distruggere.
Presumibilmente in caso di scontro tra una Portaerei classe Nimitz ed un Sottomarino classe Delta IV o Typhoon, la prima difficilmente riuscirebbe ad avere la meglio, solo nel caso in cui i suoi velivoli aerei riescano a rintracciare e distruggere il Sottomarino fuori dalla portata dei suoi siluri.
Nel caso in cui un Sottomarino, dovesse ingaggiare un gruppo da battaglia di una Portaerei, sarebbe parecchio difficile riuscire ad attaccare la Portaerei per il Sottomarino.
In conclusione si può affermare che entrambe le navi rappresentino la massima espressione di potenza navale, ma in maniera diversa, le Portaerei ed i rispettivi gruppi di battaglia date le loro dimensione impongono ai paesi che si trovano nelle aree di operazione, una revisione delle proprie politiche; invece i Sottomarini, dato il loro basso profilo, rimangono in quiescenza, finché non si presenta una seria minaccia per la propria nazione, in tal caso sono pronti a rispondere a qualsivoglia pericolo in maniera più che decisa.
Io francamente non ho alcuna preferenza tra le Portaerei e i Sottomarini, per una marina militare che voglia ricoprire un ruolo importante all'interno dello scenario internazionale sono entrambi quantomeno necessari, specialmente i Sottomarini, grazie al basso prezzo di realizzazione rispetto alle Portaerei.
Voi quale preferite ? Perché ? Which do you prefer ? And why ?
Sicuramente le Portaerei suscitano, con il loro profilo e la loro stazza, un senso di potenza e dominio sui mari e nel cielo, tuttavia il Sottomarino, specialmente gli SSBN, hanno il loro punto forte proprio nella bassa osservabilità e nella loro devastante potenza offensiva incrementando l'effetto paura.
Esaminiamo separatamente questi due imponenti vascelli cominciando dalla Portaerei, oggi giorno le portaerei in servizio sono relativamente poche, e vanno mediamente dalle 30 alle 100 mila tonnellate di dislocamento, e sono accomunate dagli stessi fattori:
- Autonomia
- Mezzi aerei imbarcati
Passiamo ai Sottomarini, molto più comuni ed economici, ne esistono di diverse categorie, dai piccoli ma temibili sottomarini d'attacco (più diffusi ed economici) ai giganteschi SSBN in grado di scatenare un olocausto nucleare in ogni angolo del pianeta, le loro caratteristiche principali sono:
- Autonomia
- Potenza di fuoco
Comunque entrambe le tipologie di natanti sono hanno lo stesso "tallone d'Achille" ovvero una mancata capacità di difesa; le portaerei rimediano con l'aiuto e il supporto di altre navi, è molto difficile che le portaerei si muovano da sole, solitamente sono accompagnate da Incrociatori, Cacciatorpedinieri, Fregate e anche Sottomarini, che costituiscono il gruppo da battaglia di una Portaerei, mentre i sottomarini sfruttano il loro più grande vantaggio, ovvero l'invisibilità potendosi nascondere diverse decine di metri sotto l'acqua sono difficilmente tracciabili dalle navi di superficie e quindi sono più difficili da distruggere.
Presumibilmente in caso di scontro tra una Portaerei classe Nimitz ed un Sottomarino classe Delta IV o Typhoon, la prima difficilmente riuscirebbe ad avere la meglio, solo nel caso in cui i suoi velivoli aerei riescano a rintracciare e distruggere il Sottomarino fuori dalla portata dei suoi siluri.
Nel caso in cui un Sottomarino, dovesse ingaggiare un gruppo da battaglia di una Portaerei, sarebbe parecchio difficile riuscire ad attaccare la Portaerei per il Sottomarino.
In conclusione si può affermare che entrambe le navi rappresentino la massima espressione di potenza navale, ma in maniera diversa, le Portaerei ed i rispettivi gruppi di battaglia date le loro dimensione impongono ai paesi che si trovano nelle aree di operazione, una revisione delle proprie politiche; invece i Sottomarini, dato il loro basso profilo, rimangono in quiescenza, finché non si presenta una seria minaccia per la propria nazione, in tal caso sono pronti a rispondere a qualsivoglia pericolo in maniera più che decisa.
Io francamente non ho alcuna preferenza tra le Portaerei e i Sottomarini, per una marina militare che voglia ricoprire un ruolo importante all'interno dello scenario internazionale sono entrambi quantomeno necessari, specialmente i Sottomarini, grazie al basso prezzo di realizzazione rispetto alle Portaerei.
Voi quale preferite ? Perché ? Which do you prefer ? And why ?
mercoledì 5 giugno 2013
Nuovi caccia per la Corea del Sud
Da qualche mese la Corea del Sud, come altri paesi, sta cercando dei sostituti per i propri caccia più datati, nello specifico gli F-4 Phantom II e gli F-5 Tiger II, tra i vari candidati i più quotati per l'operazione sono l'F-35 Lightning II, l'Eurofighter Typhoon e l'F-15 Silent Eagle.
Personalmente penso che bisogna esaminare che tipo di velivoli sono necessari alla ROKAF, se intendono mantenere invariato la percentuale tra caccia e cacciabombardieri, allora molto semplicemente i Phantom II dovrebbero essere sostituiti dagli F-35 mentre i Typhoon prenderebbero il posto dei Tiger II, tuttavia mi è parso di leggere che i Tiger II sarebbero sostituiti dai KAI FA-50 Golden Eagle, che però è più un velivolo di addestramento che un caccia "puro", sicuramente non in grado di competere con i Mig-29 Fulcrum, caccia di punta della Corea del Nord, né tanto meno con il Typhoon o il Silent Eagle, e possibilmente spero che non agiscano realmente così; nel caso in cui volessero modificare il numero di caccia e cacciabombardieri sarebbe in base al loro futuro impiego, verosimilmente vista la massiccia presenza di caccia, circa 230 tra F-16 Fighting Falcon e F-15 Eagle, punterebbero al rafforzamento dei cacciabombardieri con l'acquisto di un certo quantitativo di F-35 Lightning II e sarebbe anche consigliabile in ogni caso sostituire parte degli F-15 e F-16, magari in maniera più graduale, con i più recenti F-15 Silent Eagle e/o Typhoon, a mio avviso, l'ideale sarebbe acquistarne un lotto di entrambi, prima i Typhoon, che sono già sul mercato, e quando entrerà in produzione il Silent Eagle, che per quanto possa essere un successore di un modello più che eccellente, non mostra delle caratteristiche eccezionali, a parte la capacità Stealth, per quanto riguarda le prestazioni infatti, non è superiore al Typhoon che vanta anche una bassa visibilità radar.
In conclusione, se posso dare un consiglio spassionato agli alleati sudcoreani, consiglio l'acquisto degli F-35 Lightning II e degli Eurofighter Typhoon per sostituire gli F-4 Phantom II e F-15 Eagle, mentre i Tiger II sarebbero soltanto ritirati dal servizio, successivamente, nel caso si volesse pensare al ritiro anche degli F-16 Fighting Falcon consiglio l'acquisto, se le finanze lo consentono, di ulteriori Typhoon o, se sono affezionati al suo design, di F-15SE; comunque nel caso di un tale acquisto sarebbe anche possibile ridurre il numero totale dei velivoli con un risparmio prolungato negli anni per quanto riguarda il mantenimento degli assetti aerei, potrei ipotizzare circa il 30-33% dei velivoli ora impiegati, riduzione non indifferente.
Per voi come dovrebbe comportarsi il governo di Seul ? What do you think about that ? Let me know.
In conclusione, se posso dare un consiglio spassionato agli alleati sudcoreani, consiglio l'acquisto degli F-35 Lightning II e degli Eurofighter Typhoon per sostituire gli F-4 Phantom II e F-15 Eagle, mentre i Tiger II sarebbero soltanto ritirati dal servizio, successivamente, nel caso si volesse pensare al ritiro anche degli F-16 Fighting Falcon consiglio l'acquisto, se le finanze lo consentono, di ulteriori Typhoon o, se sono affezionati al suo design, di F-15SE; comunque nel caso di un tale acquisto sarebbe anche possibile ridurre il numero totale dei velivoli con un risparmio prolungato negli anni per quanto riguarda il mantenimento degli assetti aerei, potrei ipotizzare circa il 30-33% dei velivoli ora impiegati, riduzione non indifferente.
Per voi come dovrebbe comportarsi il governo di Seul ? What do you think about that ? Let me know.
venerdì 31 maggio 2013
In Somalia come in Mali
Quando alcuni mesi fa, i francesi hanno inviato truppe in Mali per respingere gli estremisti islamici provenienti dal sahara, mi cominciai a porre una domanda, perché ai francesi è concesso inviare forze militari autonome per proteggere i propri alleati (ex colonie) da aggressioni, mentre l'Italia è potuta andare in aiuto della Somalia, ex colonia, e paese alleato con cui mantiene dei forti legami economici, solo dopo il mandato dell'ONU nel 1994 e sotto il comando ONU-USA ?
Ecco in queste situazioni non posso fare a meno di sentirmi in qualche modo "inferiore" a tutti quei paesi che, dopo la vittoria nella seconda guerra mondiale, si sono proclamati difensori del mondo, estromettendo così ogni altro paese dal poter disporre delle proprie forza armate come crede, ed è inutile che cercate di difendervi con il fatto che il nostro paese non riuscirebbe comunque ad intervenire efficacemente in un teatro operativo così distante o così vasto, o peggio ancora pensate che l'eliminazione di queste restrizioni possano portare ad una nuova ondata di colonialismo.
In ogni caso, ritengo che l'Italia possa essere di grande aiuto per il governo federale somalo, non solo addestrandone i soldati, come avviene con la missione EUTM Somalia, ma anche con l'invio di una forza di intervento rilevante in grado si supportare le forze armate somale sul territorio, come hanno fatto i francesi, inviando circa 5000 soldati e una decina di caccia.
Ecco in queste situazioni non posso fare a meno di sentirmi in qualche modo "inferiore" a tutti quei paesi che, dopo la vittoria nella seconda guerra mondiale, si sono proclamati difensori del mondo, estromettendo così ogni altro paese dal poter disporre delle proprie forza armate come crede, ed è inutile che cercate di difendervi con il fatto che il nostro paese non riuscirebbe comunque ad intervenire efficacemente in un teatro operativo così distante o così vasto, o peggio ancora pensate che l'eliminazione di queste restrizioni possano portare ad una nuova ondata di colonialismo.
In ogni caso, ritengo che l'Italia possa essere di grande aiuto per il governo federale somalo, non solo addestrandone i soldati, come avviene con la missione EUTM Somalia, ma anche con l'invio di una forza di intervento rilevante in grado si supportare le forze armate somale sul territorio, come hanno fatto i francesi, inviando circa 5000 soldati e una decina di caccia.
A mio avviso potremmo inviare una forza simile sfruttando il supporto anche della Marina Militare Italiana, che già opera al largo delle coste somale per le operazioni anti-pirateria, quindi parliamo di circa 4000 militari, 20 tra caccia e aerei da trasporto e 5 navi militari.
Inoltre vorrei ricordare che durante la missione ONU nel '94 in cui l'Italia schierò i suoi reparti migliori ed era la seconda forza militare per dimensione sul territorio, inferiore solo a quella statunitense, fu l'unica che riuscì a sortire qualche successo, grazie alla conoscenza del territorio e alla decennale integrazione con la popolazione locale, tuttavia altrettanto non si può dire delle forze armate americane, che per quanto potenti, hanno poca familiarità di rapporto con i civili, (nota Black Hawk down), a riprova di ciò il nostro contingente ha subito soltanto 3 perdite, nonostante tutto però è stato costretto al ritiro per ordine dell'ONU (fortemente voluto dagli USA) perché sospettato di avere stretto un alleanza con Aidid, il signore della guerra più forte in Somalia, anche dopo aver passato delle informazioni agli USA sul luogo dove si sarebbe trovato in un dato giorno, informazione totalmente ignorata da questi ultimi, e sfociata in un attacco violentissimo con utilizzo di elicotteri d'attacco qualche giorno dopo, causando molte vittime tra la popolazione e mancando il bersaglio, tutto ciò dimostra ancora una volta, la mancanza di "tatto" degli USA in ogni guerra asimmetrica, a cominciare dal Vietnam fino all'Afghanistan.
Cosa ne pensate ? L'intervento italiano in Somalia potrebbe essere un catalizzatore per stabilizzare la Somalia ? What do you think about that ? Let me know.
martedì 28 maggio 2013
Forze armate europee: un'utopia o un futuro inevitabile ?
Oggi l'Unione Europea conta 27 nazioni (28 a luglio con l'ingresso della Croazia), 5 paesi candidati all'entrata in UE e 10 possibili candidati, che la pone al vertice delle potenze economiche mondiali, ciò la rende ovviamente anche una potenza militare non trascurabile, tuttavia questo potere è minato dalla mancanza di politiche comunitarie interne che si riflettono inevitabilmente anche in politica estera, infatti paesi quali Gran Bretagna, Francia e Germania continuano a sfruttare il loro potere economico per promuovere politiche favorevoli principalmente a loro stessi, specialmente la Germania negli ultimi due anni; bisogna comprendere che è necessario rinunciare ad un'po della propria autorità e del proprio potere per favorire tutti i paesi dell'UE, portando così ad un benessere reciproco e aumentando il nostro potere economico.
Per ciò che concerne le forze armate, il timore più grande in caso di fusione delle forze armate di tutti i paesi europei, è perdere controllo delle proprie forze armate, perdendo, di conseguenza la sovranità nazionale sul proprio territorio, tuttavia io penso che la creazione di una Forza armata europea, non debba necessariamente comportare l'unione imprescindibile delle forze armate nazionali, ma deve mirare alla formazione di una forza militare in grado di operare come singola entità, senza tralasciare la sovranità territoriale garantita dalle forze armate nazionali. Un primo passo verso questo obbiettivo è arrivato con la creazione degli EU battlegroup (gruppi da battaglia dell'UE) che tuttavia sono numericamente esigui e formati da solo alcuni paesi.
Personalmente ho pensato a come potrebbero essere organizzate le Forze armate europee, inizierò con le due componenti, a mio avviso, più semplici da organizzare.
Per ciò che concerne le forze armate, il timore più grande in caso di fusione delle forze armate di tutti i paesi europei, è perdere controllo delle proprie forze armate, perdendo, di conseguenza la sovranità nazionale sul proprio territorio, tuttavia io penso che la creazione di una Forza armata europea, non debba necessariamente comportare l'unione imprescindibile delle forze armate nazionali, ma deve mirare alla formazione di una forza militare in grado di operare come singola entità, senza tralasciare la sovranità territoriale garantita dalle forze armate nazionali. Un primo passo verso questo obbiettivo è arrivato con la creazione degli EU battlegroup (gruppi da battaglia dell'UE) che tuttavia sono numericamente esigui e formati da solo alcuni paesi.
Personalmente ho pensato a come potrebbero essere organizzate le Forze armate europee, inizierò con le due componenti, a mio avviso, più semplici da organizzare.
Aeronautica Militare Europea:
La componente aerea delle forze armate europee dovrebbe essere organizzata in tre comandi, comprendenti le forze aeree di diversi paesi, così ripartiti:
- Comando Aereo Orientale: composto dalle forze aeree di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Grecia e Cipro, guidato a rotazione da Finlandia, Polonia e Grecia.
- Comando Aereo Centrale: composto dalle forze aeree di Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Croazia, Italia e Malta, guidato a rotazione da Svezia, Germania e Italia.
- Comando Aereo Occidentale: composto dalle forze aeree di Gran Bretagna, Paesi Bassi, Irlanda, Belgio, Lussemburgo, Francia, Spagna e Portogallo, guidato a rotazione da Gran Bretagna, Francia e Spagna.
La componente navale delle forze armate europee dovrebbe essere organizzata in quattro comandi standard più uno o anche di più in caso missioni all'estero o di proiezione delle forze armate europee, come segue:
- Comando Navale del Baltico: composto delle forze navali di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Germania, Danimarca e Svezia, guidato a rotazione da Germania, Polonia e Svezia.
- Comando Navale dell'Atlantico: composto dalle forze navali principalmente di Paesi Bassi, Belgio, Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Portogallo e una piccola componente spagnola, guidato a rotazione da Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi.
- Comando Navale del Mediterraneo: composto dalle forze navali principalmente di Spagna, Italia, Malta, Slovenia, Croazia, Grecia, Cipro e una piccola componente francese, guidato a rotazione da Italia, Spagna e Grecia.
- Comando Flottiglia del Mar Nero: composto dalle forze navali di Romania e Bulgaria, guidata o rotazione da entrambe.
Terminiamo con la componente terrestre che merita una spiegazione più complessa:
Forza Terrestre Europea:
La componente terrestre delle forze armate europee dovrebbe essere organizzata in unità di manovra come le brigate o le divisioni, visto il gran numero di effettivi, che raggruppino le diverse specialità delle forze terrestri, formando delle divisioni corazzate, meccanizzate, aviotrasportate e montane tante quante sono le brigate delle relative specialità in servizio nei vari esercito dei paesi europei. Il Comando, invece, dovrebbe a mio avviso, essere assunto a rotazione da Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna. Ovviamente queste unità non dovrebbero essere accorpate indissolubilmente, ma solo in caso di invio all'estero, ciò non toglie la necessità comunque di procedere al rafforzamento delle esercitazioni congiunte volte a migliorare l'interoperabilità delle varie brigate nazionali per aumentare la cooperazione e quindi, in caso di missioni all'estero, di migliorare la capacità di operazione dell'unità stessa.
Io sono assolutamente convinto che sia necessario creare una forza armata europee flessibile così come citata, che ritengo possa essere condivisa da tutti i paesi europei e, contemporaneamente, faccia aumentare la reputazione dell'Unione Europee agli occhi del mondo, rendendola una potenza mondiale al pari o forse superiore agli USA, Russia e Cina.
Voi cosa ne pensate ? Avete una diversa opinione in proposito ?
sabato 25 maggio 2013
Danza come una farfalla, punge come un'ape
Il titolo ben evidenzia le caratteristiche primarie degli elicotteri d'attacco, infatti, se gli MBT sono i signori degli scontri terrestri, gli elicotteri d'attacco sono la loro nemesi, ne esistono diversi ma sono accomunati da due caratteristiche principali:
- Manovrabilità
- Potenza di fuoco
Iniziamo dall'americano AH-64 Apache della Boing, progettato e costruito negli anni '70, è stato messo alla prova nella prima guerra del golfo, dimostrandosi un ottimo distruttore di carri, è armato con un cannoncino automatico da 30 mm, missili anticarro Hellfire o antiaerei sidewinder, stinger e razzi Hydra 70 e può raggiungere quasi 300 km/h, tuttavia non ha una manovrabilità eccezionale a causa delle sue dimensioni elevate, comunque la sua affidabilità è testimoniata dai molti paesi che l'hanno acquistato come Israele, Olanda, Grecia, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Egitto ed è costruito su licenza dalle aziende britanniche per il loro esercito.
Passiamo ora al più recente elicottero d'attacco costruito nei primi anni '90, ovvero, l'Eurocopter Tiger, prodotto da un consorzio di aziende tedesche, francesi e spagnole, equipaggiato con un cannoncino automatico da 30 mm, missili anticarro Hellfire, missili antiaerei stinger e razzi Hydra 70, e può arrivare a 280 km/h, inoltre gode di un'agilità elevata, grazie al suo design più ridotto, per di più può essere impiegato su unità navali come LPD, LHD o LHA e simili aumentando così il suo raggio d'azione e la sua versatilità, comunque oltre all'Australia e, forse, all'Arabia Saudita non vanta una grande esportazione e neanche è stato mai impiegato in combattimento, a parte che in alcune sortite contro la Libia di Gheddafi.
Adesso tocca all'italiano AW-129 Mangusta, primo elicottero d'attacco progettato e costruito nell'europa occidentale, all'inizio degli anni '80 dalla Agusta, divenuta AgustaWestland con l'assorbimento dell'azienda inglese Westland, è dotato di un cannone a tre canne rotanti da 20 mm, missili anticarro Hellfire o TOW, missili antiaerei Stinger o Mistral e razzi Hydra 70, è in grado di raggiungere i 300 km/h e la sua manovrabilità è eccezionale e può essere imbarcato sulle navi d'assalto anfibio godendo, quindi, degli stessi vantaggi del Tiger, purtroppo l'unico utilizzatore estero è l'esercito turco, comunque le sue qualità sono riconosciute a livello internazionale grazie alle eccellenti prestazioni in Iraq prima e in Afghanistan ora dove fornisce un grande supporto alle truppe di terra ISAF impegnate.
Infine giungiamo all'imponente Mil Mi-28 Havoc russo, costruito negli anni '80, già dal nome che significa strage si capisce quale sia il suo scopo, infatti è il più pesantemente armato tra quelli citati fino ad ora, con un cannoncino automatico da 30 mm, missili anticarro, antiaerei, razzi e perfino bombe di diverso tipo, supera facilmente i 320 km/h, ma a causa della sua mole è poco manovrabile, anche se dispone di abitacoli blindati, al momento è utilizzato solo dall'esercito federale russo, ma diversi paesi si stanno interessando ad esso, sicuramente è l'elicottero con la potenza di fuoco superiore al mondo, tuttavia ancora non è stato impiegato in teatri operativi.
Io personalmente, patriota come sono, non posso fare a meno di preferire l'AW-129 Mangusta, comunque sono tutti ottimi velivoli da potere distruttivo non indifferente, inoltre anche nel loro caso ci sono numerosi paesi intenti a costruire dei modelli nazionali come l'HAL LCH indiano, il Denel AH-2 Rooivalk sudafricano, il CAIC WZ-10 cinese e il Kawasaki OH-1 Ninja giapponese.
Voi invece cosa ne pensate ? Qual'è per voi il migliore o quale vi piace di più ?
mercoledì 22 maggio 2013
MBT a confronto
Fin dalla loro creazione i carri armati rappresentano la spina dorsale di ogni esercito e per quanti ce ne siano nel mondo sono accomunati da tre caratteristiche principali:
- Potenza di fuoco
- Protezione
- Mobilità
Inizierò dal più famoso M1a2 Abrams di produzione statunitense nato negli anni 80' è armato di un cannone ad anima liscia da 120 mm, 2 mitragliatrici 7,62 mm ed una calibro .50, è alimentato da una turbina a gas da aereo che lo spinge ad una velocità molto sostenuta sia su strada che fuori strada ed è protetto da piastre composite e reattive, è stato messo alla prova per la prima volta in Iraq nella prima guerra del golfo ed ha annientato la maggior parte delle forze corazzate irachene equipaggiate con carri T-72 russi non modernissimi ma pur sempre temibili, per questo successo è tuttora in produzione ed è esportato in diversi paesi, nella sua ultima versione, ovvero, la a2 presenta un rinnovato sistema di comando e comunicazione digitalizzato ed integrato, tuttavia presenta, a mio avviso, un grave problema, infatti, ha l'autonomia più ridotta dei principali avversari con soli 426 km a causa della sua turbina sovralimentata dai consumi ingenti.
In ambito europeo, seppure vi siano diversi modelli in uso, il Leopard 2a6 tedesco è il più utilizzato dai paesi UE e, probabilmente, il migliori tra i corrispettivi europei, equipaggiato con una cannone ad anima liscia da 120 mm e 2 mitragliatrici 7,62 mm, mosso da un motore turbodiesel da 12 cilindri che sviluppa 1500 hp di trazione come l'Abrams ed è dotato di corazza balistica mista ceramica e tungsteno, però è più leggero dell'Abrams più veloce e con una autonomia di 500 km, viene utilizzato da molti paesi, oltre la Germania, tra i quali Canada, Spagna, Svezia, Finlandia, Danimarca, Grecia, Turchia ed altri ancora, ed in questo momento alcuni esemplari sono schierati in Afghanistan in dotazione alle truppe canadesi, anche se non ancora si è scontrato con altri MBT, le sue qualità sono eccellenti.
Passiamo al principale antagonista dell'Abrams e del Leopard, ovvero il T-90 russo, progettato appunto negli anni 90', incarna perfettamente il carattere russo, semplice e potente, come per il famigerato AK-47, il T-90 è essenziale nel design, ma molto pericoloso, grazie all'imponente cannone ad anima liscia da 125 mm in grado di lanciare anche missili anticarro, una mitragliatrice calibro .50 ed una da 7,62 mm, ben corazzato sia con materiali compositi sia con piastre reattive e difeso da contromisure per missili a guida radar, e dotato di motore diesel che sviluppa 1250 hp di potenza, ma grazie alle circa 15 t in meno rispetto ai precedenti MBT ha una discreta velocità ed una autonomia di 500 km, unica pecca forse è la mancanza di sistemi di comando e comunicazione avanzati e la scarsa integrazione con altri sistemi d'arma terrestri, aerei e navali.
Infine arriviamo ad un MBT, che seppur passato in sordina, è sicuramente un mezzo di tutto rispetto, cioè il Merkava Mk IV prodotto dalle fabbriche israeliane, armato con cannone ad anima liscia da 120 mm, 2 mitragliatrici 7,62 mm, 2 da 12,7 mm e un mortaio da 60 mm, equipaggiato con motore diesel sviluppante 1500 hp che gli consente una autonomia di 500 km e dotato di corazzatura mista classificata; una peculiarità di questo MBT è la capacità di trasportare fino a 5 soldati di fanteria in assetto, oltre all'equipaggio, in un compartimento posto nel retro del mezzo, qualità che lo rende molto versatile e adatto ad operare in ambiente urbano, garantendo una elevata protezione per tutti gli uomini al suo interno, fatto non trascurabile viste le scarse possibilità di rimpiazzo per un piccolo stato come Israele, tuttavia anch'esso non si è mai scontrato con altri MBT.
Personalmente il mio preferito è il Leopard 2a6 che offre un ottimo compromesso tra potenza di fuoco, protezione e mobilità, comunque ci sono altri MBT eccellenti come il Challenger 2 britannico, l'AMX 56 Leclerc francese o il C-1 Ariete italiano.
Inoltre altri paesi stanno costruendo ottimi MBT, specialmente in estremo oriente, come il K-2 Black Panther sud-coreano, il Type 10 giapponese o il Type 99 cinese.
Voi cosa ne pensate ? Qual'è il migliore o il vostro preferito ?
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