La missione in Afghanistan è iniziata nell'ottobre del 2001, subito dopo gli attentati di New York, dapprima con un supporto militare all'Alleanza del Nord e, successivamente con l'invio di un massiccio contingente a maggioranza dagli Stati Uniti d'America, che nel giro di pochi mesi conquistano tutte le principali città dell'Afghanistan, rovesciando il regime talebano.
Agli inizi del 2002 prende il via la missione ISAF per assicurare l'assistenza ed il supporto del governo afgano per consentirgli di prendere il controllo del paese, tuttavia da allora sono cominciati una serie interminabile di attacchi con IED e imboscate da parte dei talebani che hanno causato un numero considerevole di vittime tra i militari dell'ISAF (oltre 3000) e più del doppio tra le forze di sicurezza afgane.
Comunque è importante capire le finalità dell'intervento in Afghanistan, oltre al desiderio di vendicare gli attentati sul suolo americano e quindi deporre il regime talebano, il vero intento è di tenere impegnati i talebani sul loro territorio per impedire possibili attentati nei paesi occidentali o vicini ad essi ed eliminare i vertici di Al-Qaida ponendo fine alla minaccia terroristica da essa costituita.
Anche la morte di Osama Bin Laden di per sé non ha minato il potenziale di Al-Qaida, è stata più che altro una sorta di rivincita del popolo america, infatti bisogna ricordare che Bin Laden era il cuore dell'organizzazione, ma la mente dietro ad Al-Qaida è Ayman al-Zawahiri vero cervello del fondamentalismo islamico, che è ancora a piede libero.
Quindi vi chiedo, ma dato che ci ritireremo nell'arco di un paio d'anni, ritenete che la nostra missione sia stata completata ?
Se la risposta è si, allora mi chiedo come mai Barack Obama abbia annunciato al G8 di voler aprire una trattativa con i talebani, infatti se avessimo sconfitto gli insorgenti (affiliati ad Al-Qaida) non ci sarebbe ragione per aprire delle trattative con una fazione sconfitta, sbaglio ?
Se la risposta è no, ne consegue che la nostra ritirata è sostanzialmente una resa, dal profilo simile alla sconfitta subita dagli americani in Vietnam, o dai sovietici nella stessa Afghanistan, ed è purtroppo ciò che penso io, mi auguro vivamente di sbagliare, ma non penso che allo stato attuale l'ANA sia in grado di tenere a bada un eventuale offensiva degli insorti.
La mia opinione a riguardo è molto semplice, ovvero ridurre il numero di truppe occidentali, ma posticipando il ritiro di almeno un anno, consentendo all'ANA di acquisire maggiori capacità operative, sia nelle principali città sia, e soprattutto, nelle zone rurali dell'Afghanistan, da sempre terreno fertile per gli insorti, proprio perchè meno sorvegliati e meno protetti.
Inoltre per chiunque pensa che la guerra asimmetrica o guerriglia sia imbattibile, io dico invece che è possibile batterla, ma non grazie alla forza bruta, ma ingraziandosi la popolazione locale che non deve percepirci come invasori, ma come liberatori e purtroppo, come già accennato nel post sulla Somalia, gli americani non sono proprio ferrati in questo genere di attività.
Tuttavia capisco anche che l'opinione pubblica dei paesi che partecipano all'ISAF si sia stancata di vedere i propri soldati tornare avvolti nelle loro bandiere, e di spendere milioni e milioni per finanziare tale missione in questo momento di crisi economica, ma non posso neanche pensare che la nostra missione sia finita, ribadisco che vorrei sbagliarmi, ma gli elementi che abbiamo non mi fanno sperare più di tanto.
In conclusione i casi sono sostanzialmente tre; primo gli insorti attaccano in forze il governo afgano, che nel giro di pochi mesi sarà costretto a lasciare il paese tornando al punto di partenza, secondo gli insorti attaccano il governo afgano, prendendo il controllo delle zone rurali del paese, ed in entrambi questi casi saremo costretti ad intervenire nuovamente, e terzo l'attacco degli insorti viene respinto ma la loro presenza nell'area rimarrebbe comunque inviolata consentendo così la pianificazione e l'attuazione di attentati sia all'interno dell'Afghanistan, destabilizzando il paese, sia sul suolo occidentale, costringendoci comunque ad intervenire.
Voi come la pensate ? What do you think about that ? Fatemi sapere se avete una diversa opinione in merito.
Blog su sistemi d'arma e armamenti nazionali ed internazionali e temi di politica estera in termini di difesa e sicurezza
La mia passione
Questo blog nasce dalla mia passione innata e coltivata negli anni.
Spero con i miei articoli di istaurare interessanti conversazioni con lo scopo di condividere ed ampliare questo interesse con altrettanti di voi appassionati del genere.
Spero di riuscirci !!!
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Spero di riuscirci !!!
venerdì 21 giugno 2013
domenica 16 giugno 2013
Iran: l'eterna minaccia ?
Da poco si sono concluse le elezioni presidenziali nella Repubblica Islamica dell'Iran, con la vittoria di Hassan Rouhani, del partito islamico moderato; a seguito di tale evento i paesi occidentali ed Israele si interrogano se la sua politica seguirà le orme del suo predecessore Ahmadinejad, con minaccie e continue provocazioni contro Israele e USA, oppure spazzerà tale politica aprendo al dialogo con i paesi occidentali ed il paese giudaico, e cessando l'arricchimento dell'uranio per scopi militari.
Bisogna comunque ricordare una cosa, ovvero che il "vero" potere è detenuto dalla Guida Suprema l'Ayatollah Khamenei dal quale dipende ogni scelta del governo iraniano nonché il comando delle forze armate iraniane che ammontano ad un totale di 545,000 attive ed una riserva di 1,8000,000 uomini divise in:
Bisogna comunque ricordare una cosa, ovvero che il "vero" potere è detenuto dalla Guida Suprema l'Ayatollah Khamenei dal quale dipende ogni scelta del governo iraniano nonché il comando delle forze armate iraniane che ammontano ad un totale di 545,000 attive ed una riserva di 1,8000,000 uomini divise in:
- Forze di terra iraniane
- Marina militare iraniana
- Aeronautica militare iraniana
- Guardiani della Repubblica islamica d'Iran (Pasdaran)
Tuttavia la maggiore preoccupazione è da sempre la possibilità dell'Iran di sviluppare ICBM o similari armate di testate nucleari, tesi avvalorata dai programmi di arricchimento dell'uranio e dai test di lancio di missili, secondo fondi governative per l'esplorazione dello spazio e la messa in orbita di satelliti, ma dal chiaro potenziale militare.
Il nuovo presidente Rouhani, da ex capo del programma nucleare iraniano, sembra intenzionato ad aprire le porte agli ispettori dell'ONU per verificare l'effettivo utilizzo delle centrali nucleari solo per scopi civili, e quindi far in modo che il clima di ostilità verso l'Iran e, soprattutto, le sanzioni ONU cessino immediatamente, infatti l'Iran, a causa delle sue politiche aggressive fino ad ora attuate, è rimasta isolata e soffre una pesante inflazione interna, sopperita in minima parte dalla Russia, unico vero alleato dell'Iran; proprio l'elezione del moderato Rouhani sta tenendo col fiato sospeso tutto l'occidente ed Israele in primis, anche se a differenza dell'occidente, che prova ad avere fiducia nei suoi confronti, Israele non sembra farsi troppe illusioni e pertanto continua a chiedere comunque un alto livello di guardi nei confronti del paese islamico, che fino ad oggi ha sempre tentato, in maniera indiretta, di annientare Israele finanziando e fornendo equipaggiamenti sia a Hamas in Cisgiordania e Palestina che a Hezbollah in Libano, e senza nascondere la loro volontà di "cancellare lo stato di Israele dalle cartine geografiche".
Altra minaccia portata dall'Iran è il raggiungimento della 5° generazione di caccia con il Qaher-313, anche se non è chiaro se sia realmente stato costruito un primo prototipo oppure ciò che è stato mostrato dalla televisione di stato sia solo un modellino in scala naturale del progetto al quale stanno lavorando, tuttavia non è impossibile che l'Iran abbia raggiunto tale livello di tecnologia, specialmente se ipotizzo un contributo della Federazione Russa.
Insomma, i quesiti sono ancora tanti e attendono una risposta dal neo presidente Rouhani, personalmente spero nel buon senso del presidente, poiché la situazione interna al paese non è assolutamente tranquilla e richiede un cambio di rotta della politica intera ed esterna per poter permettere al paese di migliorare la sua reputazione agli occhi del mondo intero, e magari di poter stabilire una pacifica relazione con Israele, anche perché sia Israele che gli USA non sono più inclini ad ottemperare oltre le minaccia verbali ed effettive dell'Iran, che potrebbero portare ad una situazione esplosiva, potenzialmente devastante per la regione del medio oriente.
Voi cosa ne pensate ? How do you think about that ?
lunedì 10 giugno 2013
Portaerei o Sottomarino ? Questo è il problema...
Da sempre ci si interroga su quale sia il più potente mezzo navale tra Portaerei dal dislocamento impressionante o i Sottomarini con il loro arsenale nucleare.
Sicuramente le Portaerei suscitano, con il loro profilo e la loro stazza, un senso di potenza e dominio sui mari e nel cielo, tuttavia il Sottomarino, specialmente gli SSBN, hanno il loro punto forte proprio nella bassa osservabilità e nella loro devastante potenza offensiva incrementando l'effetto paura.
Esaminiamo separatamente questi due imponenti vascelli cominciando dalla Portaerei, oggi giorno le portaerei in servizio sono relativamente poche, e vanno mediamente dalle 30 alle 100 mila tonnellate di dislocamento, e sono accomunate dagli stessi fattori:
Passiamo ai Sottomarini, molto più comuni ed economici, ne esistono di diverse categorie, dai piccoli ma temibili sottomarini d'attacco (più diffusi ed economici) ai giganteschi SSBN in grado di scatenare un olocausto nucleare in ogni angolo del pianeta, le loro caratteristiche principali sono:
Comunque entrambe le tipologie di natanti sono hanno lo stesso "tallone d'Achille" ovvero una mancata capacità di difesa; le portaerei rimediano con l'aiuto e il supporto di altre navi, è molto difficile che le portaerei si muovano da sole, solitamente sono accompagnate da Incrociatori, Cacciatorpedinieri, Fregate e anche Sottomarini, che costituiscono il gruppo da battaglia di una Portaerei, mentre i sottomarini sfruttano il loro più grande vantaggio, ovvero l'invisibilità potendosi nascondere diverse decine di metri sotto l'acqua sono difficilmente tracciabili dalle navi di superficie e quindi sono più difficili da distruggere.
Presumibilmente in caso di scontro tra una Portaerei classe Nimitz ed un Sottomarino classe Delta IV o Typhoon, la prima difficilmente riuscirebbe ad avere la meglio, solo nel caso in cui i suoi velivoli aerei riescano a rintracciare e distruggere il Sottomarino fuori dalla portata dei suoi siluri.
Nel caso in cui un Sottomarino, dovesse ingaggiare un gruppo da battaglia di una Portaerei, sarebbe parecchio difficile riuscire ad attaccare la Portaerei per il Sottomarino.
In conclusione si può affermare che entrambe le navi rappresentino la massima espressione di potenza navale, ma in maniera diversa, le Portaerei ed i rispettivi gruppi di battaglia date le loro dimensione impongono ai paesi che si trovano nelle aree di operazione, una revisione delle proprie politiche; invece i Sottomarini, dato il loro basso profilo, rimangono in quiescenza, finché non si presenta una seria minaccia per la propria nazione, in tal caso sono pronti a rispondere a qualsivoglia pericolo in maniera più che decisa.
Io francamente non ho alcuna preferenza tra le Portaerei e i Sottomarini, per una marina militare che voglia ricoprire un ruolo importante all'interno dello scenario internazionale sono entrambi quantomeno necessari, specialmente i Sottomarini, grazie al basso prezzo di realizzazione rispetto alle Portaerei.
Voi quale preferite ? Perché ? Which do you prefer ? And why ?
Sicuramente le Portaerei suscitano, con il loro profilo e la loro stazza, un senso di potenza e dominio sui mari e nel cielo, tuttavia il Sottomarino, specialmente gli SSBN, hanno il loro punto forte proprio nella bassa osservabilità e nella loro devastante potenza offensiva incrementando l'effetto paura.
Esaminiamo separatamente questi due imponenti vascelli cominciando dalla Portaerei, oggi giorno le portaerei in servizio sono relativamente poche, e vanno mediamente dalle 30 alle 100 mila tonnellate di dislocamento, e sono accomunate dagli stessi fattori:
- Autonomia
- Mezzi aerei imbarcati
Passiamo ai Sottomarini, molto più comuni ed economici, ne esistono di diverse categorie, dai piccoli ma temibili sottomarini d'attacco (più diffusi ed economici) ai giganteschi SSBN in grado di scatenare un olocausto nucleare in ogni angolo del pianeta, le loro caratteristiche principali sono:
- Autonomia
- Potenza di fuoco
Comunque entrambe le tipologie di natanti sono hanno lo stesso "tallone d'Achille" ovvero una mancata capacità di difesa; le portaerei rimediano con l'aiuto e il supporto di altre navi, è molto difficile che le portaerei si muovano da sole, solitamente sono accompagnate da Incrociatori, Cacciatorpedinieri, Fregate e anche Sottomarini, che costituiscono il gruppo da battaglia di una Portaerei, mentre i sottomarini sfruttano il loro più grande vantaggio, ovvero l'invisibilità potendosi nascondere diverse decine di metri sotto l'acqua sono difficilmente tracciabili dalle navi di superficie e quindi sono più difficili da distruggere.
Presumibilmente in caso di scontro tra una Portaerei classe Nimitz ed un Sottomarino classe Delta IV o Typhoon, la prima difficilmente riuscirebbe ad avere la meglio, solo nel caso in cui i suoi velivoli aerei riescano a rintracciare e distruggere il Sottomarino fuori dalla portata dei suoi siluri.
Nel caso in cui un Sottomarino, dovesse ingaggiare un gruppo da battaglia di una Portaerei, sarebbe parecchio difficile riuscire ad attaccare la Portaerei per il Sottomarino.
In conclusione si può affermare che entrambe le navi rappresentino la massima espressione di potenza navale, ma in maniera diversa, le Portaerei ed i rispettivi gruppi di battaglia date le loro dimensione impongono ai paesi che si trovano nelle aree di operazione, una revisione delle proprie politiche; invece i Sottomarini, dato il loro basso profilo, rimangono in quiescenza, finché non si presenta una seria minaccia per la propria nazione, in tal caso sono pronti a rispondere a qualsivoglia pericolo in maniera più che decisa.
Io francamente non ho alcuna preferenza tra le Portaerei e i Sottomarini, per una marina militare che voglia ricoprire un ruolo importante all'interno dello scenario internazionale sono entrambi quantomeno necessari, specialmente i Sottomarini, grazie al basso prezzo di realizzazione rispetto alle Portaerei.
Voi quale preferite ? Perché ? Which do you prefer ? And why ?
mercoledì 5 giugno 2013
Nuovi caccia per la Corea del Sud
Da qualche mese la Corea del Sud, come altri paesi, sta cercando dei sostituti per i propri caccia più datati, nello specifico gli F-4 Phantom II e gli F-5 Tiger II, tra i vari candidati i più quotati per l'operazione sono l'F-35 Lightning II, l'Eurofighter Typhoon e l'F-15 Silent Eagle.
Personalmente penso che bisogna esaminare che tipo di velivoli sono necessari alla ROKAF, se intendono mantenere invariato la percentuale tra caccia e cacciabombardieri, allora molto semplicemente i Phantom II dovrebbero essere sostituiti dagli F-35 mentre i Typhoon prenderebbero il posto dei Tiger II, tuttavia mi è parso di leggere che i Tiger II sarebbero sostituiti dai KAI FA-50 Golden Eagle, che però è più un velivolo di addestramento che un caccia "puro", sicuramente non in grado di competere con i Mig-29 Fulcrum, caccia di punta della Corea del Nord, né tanto meno con il Typhoon o il Silent Eagle, e possibilmente spero che non agiscano realmente così; nel caso in cui volessero modificare il numero di caccia e cacciabombardieri sarebbe in base al loro futuro impiego, verosimilmente vista la massiccia presenza di caccia, circa 230 tra F-16 Fighting Falcon e F-15 Eagle, punterebbero al rafforzamento dei cacciabombardieri con l'acquisto di un certo quantitativo di F-35 Lightning II e sarebbe anche consigliabile in ogni caso sostituire parte degli F-15 e F-16, magari in maniera più graduale, con i più recenti F-15 Silent Eagle e/o Typhoon, a mio avviso, l'ideale sarebbe acquistarne un lotto di entrambi, prima i Typhoon, che sono già sul mercato, e quando entrerà in produzione il Silent Eagle, che per quanto possa essere un successore di un modello più che eccellente, non mostra delle caratteristiche eccezionali, a parte la capacità Stealth, per quanto riguarda le prestazioni infatti, non è superiore al Typhoon che vanta anche una bassa visibilità radar.
In conclusione, se posso dare un consiglio spassionato agli alleati sudcoreani, consiglio l'acquisto degli F-35 Lightning II e degli Eurofighter Typhoon per sostituire gli F-4 Phantom II e F-15 Eagle, mentre i Tiger II sarebbero soltanto ritirati dal servizio, successivamente, nel caso si volesse pensare al ritiro anche degli F-16 Fighting Falcon consiglio l'acquisto, se le finanze lo consentono, di ulteriori Typhoon o, se sono affezionati al suo design, di F-15SE; comunque nel caso di un tale acquisto sarebbe anche possibile ridurre il numero totale dei velivoli con un risparmio prolungato negli anni per quanto riguarda il mantenimento degli assetti aerei, potrei ipotizzare circa il 30-33% dei velivoli ora impiegati, riduzione non indifferente.
Per voi come dovrebbe comportarsi il governo di Seul ? What do you think about that ? Let me know.
In conclusione, se posso dare un consiglio spassionato agli alleati sudcoreani, consiglio l'acquisto degli F-35 Lightning II e degli Eurofighter Typhoon per sostituire gli F-4 Phantom II e F-15 Eagle, mentre i Tiger II sarebbero soltanto ritirati dal servizio, successivamente, nel caso si volesse pensare al ritiro anche degli F-16 Fighting Falcon consiglio l'acquisto, se le finanze lo consentono, di ulteriori Typhoon o, se sono affezionati al suo design, di F-15SE; comunque nel caso di un tale acquisto sarebbe anche possibile ridurre il numero totale dei velivoli con un risparmio prolungato negli anni per quanto riguarda il mantenimento degli assetti aerei, potrei ipotizzare circa il 30-33% dei velivoli ora impiegati, riduzione non indifferente.
Per voi come dovrebbe comportarsi il governo di Seul ? What do you think about that ? Let me know.
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