La mia passione

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lunedì 23 dicembre 2013

Oceano Pacifico...solo di nome

Poco tempo fa vi ho illustrato la repentina rinascita della Cina, adesso voglio allargare il discorso a tutto lo scacchiere del Pacifico, iniziando dal Giappone.
Il paese del Sol Levante è, sicuramente, il più esposto all'espansione del dragone ed infatti, da un po' di tempo, sta intensificando la sua presenza nel mar cinese orientale soprattutto a seguito della creazione della zona di identificazione aerea che include le isole Senkaku/Diaoyu, controllate dal Giappone ma rivendicate, unilateralmante, dalla Cina.
Inoltre, è notizia recente che il Giappone, nel giro dei prossimi anni, aumenterà del 5% il suo budget per la difesa che verrà speso, soprattutto, per la costruzione di nuove unità navali, come la nuova portaelicotteri classe Izumo capace, se necessario, di imbarcare anche aerei STOVL e, prima volta dalla seconda guerra mondiale, le cacciatorpediniere classe Atago e sottomarini classe Soryu.
L'acquisto di F-35 Lightning II versione A (circa 40) e la costituzione di una brigata anfibia in grado di essere schierata molto rapidamente, completerà l'ammodernamento dell'esercito nipponico.
Il PM Shinzo Abe ha ventilato l'intenzione di voler modificare la costituzione pacifista del Giappone e nello specifico l'articolo 9, fatto questo, che ha provocato le forti critiche della Cina ma anche della Corea del Sud che rimane l'unico plausibile alleato nelle vicinanze, nonostante tra i due paesi ci siano ancora storici dissapori non ancora chiariti.

                                      



Altro grande protagonista nell'area è  la Corea del Sud che può contare già su una forza militare non indifferente, sia in quantità che, soprattutto, in qualità, grazie alla storica cooperazione con gli USA in materia di difesa.
Nello specifico, i coreani del sud possono contare su una componente terrestre potente, equipaggiata con sistemi all'avanguardia come il K-2 Black Panther, il più moderno MBT al mondo. Inoltre, sta potenziando la marina con nuove cacciatorpediniere classe Sejong e nuovi sottomarini Type 214, denominati classe Son Wonil. In aggiunta, sembrerebbero intenzionati  a dotarsi, nei prossimi anni, di un paio di portaerei simili al Cavour (550) italiano da 30000t.
Infine, l'aviazione schiera 180 F-16 Fighting Falcon e 60 F-15E Strike Eagle e, da poco, hanno siglato un contratto con la Lockheed Martin per la fornitura di 40 F-35 Lightinig II, versione A, più un opzione per ulteriori 20 velivoli.
Se pensiamo che la superficie della Corea del Sud è un terzo della superficie del Giappone, i numeri esposti la rendono un concorrente di tutto rispetto.

                                  



Non parlerò della Corea del Nord poichè ho già scritto un articolo a riguardo, mentre vorrei parlare di un paese di cui spesso ci si dimentica: la Repubblica di Cina, meglio nota come Taiwan.
Da sempre nel mirino della Cina continentale in quanto considerata "provincia ribelle" da Pechino, Taiwan possiede discrete forze armate, sia terrestri che marittime e specialmente in aria dove, in caso di offensiva cinese, è prevista la maggior resistenza per controbilanciare la superiorità navale e terrestre cinese. Infatti, Taiwan dispone di 144 F-16 Fighting Falcon per la difesa aerea e 55 Mirage 2000 per il supporto tattico al suolo e ha messo gli occhi anche sugli F-35 Lightinig II per la loro capacità stealth.
Senza contare l'implicito supporto degli USA, nonostante il fatto che Taiwan non sia riconosciuta a livello internazionale come paese indipendente.

                                    



Insomma lo scacchiere del Pacifico, nonostante il nome, ribolle di vitalità e rivalità ed è diviso tra contendenti pronti a sfoderare gli artigli se necessario, fatto che lascia poco tranquilli e che ci fa sperare che non si arrivi mai ad una soluzione di forza delle questioni irrisolte.
Voi cosa ne pensate a riguardo. What do you think about this ? Let me know below. Fatemelo sapere.